Il Cross per Tutti dei senior ha visto il ritorno in vetta di due nomi ben noti nel circuito, quelli di Luca Civati (Team-A Lombardia) e di Roberta Vignati (US Sangiorgese). Noti perché i loro nomi già figurano nell'albo d'oro della manifestazione: Civati vinse sempre tra i senior nella prima edizione del 2012, la Vignati fu la migliore tra le promesse nel 2013. In mezzo, tante partecipazioni più o meno sporadiche nel corso degli anni. Insomma, due che il Cross per Tutti lo conoscono molto bene.
"Ho visto tanti cambiamenti al Cross, dai regolamenti alle gare, ma anche tantissimi atleti e molti di alto livello. Questo stimola la partecipazione, più battaglie ci sono e più è divertente" racconta il monzese Luca Civati, 29 anni tra due giorni, ingegnere civile specializzato in ponti.
Per Roberta Vignati, studentessa in scienze naturali, 25 anni e qualche concorso da Miss nel curriculum, il circuito di quest'anno ha avuto due grandi differenze rispetto al passato. "Il bel tempo e la gara per solo noi donne". Soprattutto la seconda non è affare da poco. "Nel 2013 correvamo coi maschi, era più confuso per noi, c’erano meno punti di riferimento. La gara mista era come far correre i cinghiali con le pecore - ride - Così invece è meglio anche per dare più visibilità alla nostra gara".
E' dura la vita dell'atleta lavoratore, ma la passione di Luca Civati va oltre anche le difficoltà della preparazione atletica. "Nel 2012 e 2013 ero molto in forma e pensavo alla vittoria. Oggi fatico di più ad allenarmi con continuità, ma ho deciso di fare il Cross per Tutti perché mi piacciono i percorsi. Adoro quelli tecnici come Lissone e Seveso, con molte variazioni e percorsi stretti: mi esaltano". Tra una esaltazione e l'altra è arrivata anche la vittoria finale, non programmata all'inizio.
Discorso diverso per il Cross di miss Vignati. "Io sono partita già con l’idea di fare tutte le gare, senza pensieri a posizione e classifica. Volevo proprio fare un remake del 2013, cercando di piazzarmi al meglio. E poi il Cross per Tutti è come le ciliege, una tappa tira l’altra, e sei motivato a far meglio di gara in gara".
La prima motivazione arriva sempre dall'innata vis agonistica dell'atleta. "Quest'anno è stata una bella battaglia con Andrea Nervi, una volta davanti io e un'altra davanti lui. Una motivazione in più per me è venuta anche dal cambiamento di società (prima Atletica Monza, ndr): ho preso le prime gare con la nuova maglia del Team-A Lombardia come una sfida, anche questo ha contribuito".
Anche per Roberta Vignati il successo 2018 ha un sapore diverso. "Quest’anno non correvo da sola, c’era lo stimolo del gruppo di noi atlete di testa, più o meno sempre le stesse. C’era relativamente poca competizione perché tutte di categorie diverse, così abbiamo corso con più spirito di condivisione della gara. Ci siamo aiutate a vicenda, io a Seveso ho aiutato Susanna Marsigliani a rialzarsi dopo che era caduta inciampando in un ramo". Guarda caso proprio a Seveso, che Roberta dice essere il suo percorso preferito, anche per la bellezza del parco. Giudizio da naturalista.
Se Luca vive l'atletica un po' alla giornata, con obiettivi da porsi man mano nel tempo, il dopo Cross per Tutti è già programmato per Roberta Vignati. "L'obiettivo su pista è quello di riprovare il minimo sui 1500. Rinuncio alle siepi, il mio amore, per un problema al ginocchio. Io però vorrei fare campestri tutto l’anno: non è possibile allungare un po' di più il Cross per Tutti?" sorride.
Le faremo sapere.